#10domandeperunviaggio: scoprire il Sudafrica e vivere infinite emozioni

Oggi ho il piacere e l’onore di ospitare sul mio blog Mariacarla di MyFloreschic, una delle amiche bloggose che il 2016 mi ha regalato. Nel suo blog, insieme alla sua amica Carmen, parlano principalmente di beauty e se siete alla ricerca di qualche consiglio o nuovi prodotti, vi consiglio di visitarlo: io ci ho trovato molte informazioni interessanti per “coccolarmi un pò”. Nel blog troverete anche un’utilissima sezione dedicata al cibo (vegano) e al lifestyle che chiudono il cerchio del fashion insieme al fiore di loto che hanno scelto per rappresentare la loro immagine in rete.
Confesso che quando mi ha svelato la sua destinazione scelta per rispondere alle mie #10domandeperunviaggio, ho avuto una sorta di sussulto. Mariacarla infatti ci porterà a scoprire il Sudafrica in un viaggio che le ha fatto vivere emozioni profonde e fatto fare scoperte inaspettate. E’ uno dei miei grandi sogni, legato non solo alla curiosità verso un paese che ha portato avanti una grande battaglia, ma anche perchè vorrei regalare al mio piccolo Simo l’emozione di vedere con i suoi occhi i famosi Big Five.

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#10domandeperunviaggio: Silvia racconta il suo viaggio in Scozia

Riparte oggi la mia rubrica #10domandeperunviaggio e sono molto felice di ospitare Silvia, orgogliosamente sarda e blogger di Mamminaincucina, che oggi ci racconta del suo viaggio in Scozia, terra che ha amato tantissimo.
Silvia è una foodblogger anche se lei non vuole definirsi tale e nel suo dolcissimo blog racconta di sè, della sua cucina e dei suoi piatti. Troverete gustose ricette di casa, legate alla tradizione sarda, ma anche dal mondo e anche tante idee per cucinare buonissimi piatti per i più piccoli. Silvia infatti prepara un sacco di buone ricette dove la parola d’ordine è “polpetta”, per far avvicinare i bimbi a nuovi sapori, ma con un piatto a loro sempre così congeniale! 🙂
Ma veniamo alle domande e scopriamo cosa ha risposto Silvia pensando al suo viaggio in Scozia, fatto prima di diventare mamma, ma rimasto così impresso nel suo cuore da volerci tornare presto con la sua bimba. Scopriamo perchè.

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#10domandeperunviaggio: New York attraverso gli occhi di una bambina

Riprendo oggi la rubrica #10domandeperunviaggio e questa volta non solo andremo in una città che amo particolarmente (ci tornerei domani!), ma risponderà alle domande anche una persona speciale!
La città è New York, con i suoi contrasti, le mille sfaccettature, le sue strade da film d’azione, il caos, gli eccessi e lo spettacolo che si può godere in ogni angolo delle strade. New York (per me) è una città che rimane dentro, dove ogni volta che torno scopro sempre un lato nuovo.
New York - Times SquareE a rispondere alle domande è Sofia, 8 anni, che nel mese di giugno ha fatto il suo primo viaggio nella Grande Mela. Perciò, pronti a scoprire New York attraverso gli occhi di una bambina?

Sofia ha festeggiato lì anche il suo compleanno e sapere cosa l’aveva colpita e cosa aveva riportato a casa mi ha tanto incuriosito. Mio figlio c’è stato a 3 anni e mezzo e se gli chiedo ora cosa si ricorda di quel viaggio, mi risponde sempre la Statua della Libertà!
E’ incredibile quanto gli sia rimasta impressa, complice forse il fatto di averla vista così da vicino e così grande rispetto a lui.

Vediamo allora cosa ha risposto la piccola Sofia alle mie #10domandeperunviaggio e scoprite dove ha festeggiato il suo compleanno.


Le immagini presenti nella pagina sono tutte foto scattate da Sofia, che ha scelto soprattutto i grattacieli che l’hanno colpita e ovviamente la magica Lady Liberty.

Cosa (o chi) ti ha convinto a scegliere questo viaggio?
La mamma ha scelto il viaggio perché era il suo viaggio preferito per festeggiare 40 anni.

3 aggettivi per descrivere New York
Grande, bellina, sporca.

Come lo hai organizzato o chi ti ha aiutato a farlo? Che tipo di viaggio hai fatto?
L’ha organizzato la mamma. Ha prenotato il volo e l’appartamento.

New York - Statua della LibertàCi racconti il tuo itinerario e cosa avete visitato?
Abbiamo visto la metropolitana, il Museo di Scienze Naturali, Central Park, l’ Empire State Building, la Freedom Tower, Times Square, la Statua della Libertà.

Quale è il momento migliore che hai vissuto in questo viaggio?
Quando siamo saliti di notte sul top of The Rock.

C’è qualcosa che avresti voluto fare o vedere ma non ci sei riuscita?
Non siamo riusciti a vedere il Ponte di Brooklyn di notte.

Cosa hai riportato a casa nella tua valigia?
I miei peluche preferiti, la valigetta di viaggio preparata dalla mamma.

Cosa hai portato o avresti dovuto portare invece?
Abbiamo comprato la Statua della Libertà della MM’s. Una bambola comprata per il mio compleanno da American Girl Place, Jasmine di Aladin comprata alla Disney di Times Square. E tante tantissime foto fatte con la mia macchina fotografica!

Quale piatto hai mangiato e ti è rimasto impresso?
Il chicken Burger di Nathan’s famous di Coney Island.

In quale fra i luoghi che hai visitato torneresti un’altra volta e perchè?
Sull’Empire State building, sulla Freedom Tower e sul Top of The Rock.

New York - grattacieli

Queste le risposte di Sofia, come avete letto anche per lei la Statua della Libertà ha giocato un ruolo importante nelle impressioni del momento e nei ricordi, come darle torto!

E adesso veniamo all’ultima domanda, d’obbligo per il mio blog e per la rubrica #10domandeperunviaggio e vediamo cosa ha risposto invece Elisa, la sua mamma.

Consiglieresti questo viaggio alle famiglie con i bambini e se si, quale è secondo te l’eta migliore per andarci?

“Assolutamente si, consiglierei questo viaggio alle famiglie con bambini perché New York é a misura di bambino, oltre ad esserci tante attrazioni che li fanno letteralmente rimanere a bocca aperta. Central Park é uno di quei luoghi che dovrebbe esserci in tutte le città. Noi abbiamo preso le bici a noleggio e abbiamo fatto il giro e Sofia era entusiasta. Sia che abbiate bambini sia che non li abbiate é una bellissima esperienza! Inoltre a New York in tutte le piazze ci sono dei bellissimi playground con castelli, giochi d’acqua e scivoli. Essendo andati in estate avevo portato il costume per Sofia che si é divertita a bagnarsi e giocare con gli altri bambini. Un altro must con i bambini é il Museo di Scienze Naturali. Enormi dinosauri che ti circondano e ti fanno sentire nel film “Una notte al museo“. Durante il nostro soggiorno abbiamo festeggiato il compleanno di Sofia e come destinazione per questa giornata abbiamo scelto Coney Island: il più antico parco divertimenti di New York, con la famosa ruota panoramica WONDER WHEEL e il CYCLONE, le storiche montagne russe di legno nate all’inizio del 1900.
Inoltre il luna park é proprio sul mare, c’è una bella spiaggia. Noi siamo stati un pó sfortunati con il tempo che, a Manhattan era bellissimo, ma a Coney Island tirava molto vento e faceva freddo. Sempre a Coney Island inoltre c’è Nathan’s famous dove é nato l’hot dog e dove il 4 luglio fanno la gara a chi ne mangia di più.
Insomma consiglio questo viaggio a tutti quelli che sono cresciuti come me con il mito di New Yorke secondo me l’età di Sofia (8 anni) é perfetta. Abbiamo letto insieme la guida per bambini, ha fatto foto e scoperte che a questa età credo si ricorderà anche da grande. Io ero spaventata per le camminate a piedi e invece lei ha retto benissimo i nostri km a piedi! Per cui cosa aspettate? Acquistate un volo e via alla volte della grande mela!!”

Ringrazio Sofia ed Elisa per il tempo che hanno dedicato alla rubrica #10domandeperunviaggio e per averci raccontato New York attraverso gli occhi di una bambina e voglio però aggiungere che Elisa è una mamma speciale, una di quelle mamme che se ne inventano sempre una per tutto, che sanno organizzare, creare e realizzare cose incredibili per far divertire i bambini (in realtá ne inventa di tutti i colori per tutti, se volete avere solo un assaggio, date un occhio al suo blog).
Perciò anche per questo viaggio ha creato qualcosa che ha sicuramente fatto rimanere Sofia a bocca aperta, un oggetto di grande valore e soprattutto di grande utilità per affrontare il viaggio. Guardate questo video e scoprite la valigetta che Elisa ha costruito per far trascorrere a Sofia le ore di volo in allegria e divertimento!

Volete raccontarci anche voi un vostro viaggio rispondendo alle #10domandeperunviaggio? SCRIVETEMI!!!

#10domandeperunviaggio: Vietnam, Laos e Cambogia

Oggi per la nostra rubrica #10domandeperunviaggio andiamo in Vietnam, Laos e Cambogia e sapete chi ci accompagnerà in questo viaggio, rispondendo alle mie dieci domande?? Niente meno che Lucrezia – Peekaboo Travel Blog, la mia Mum Travel Blogger preferita!!! La seguo fin dall’inizio del mio percoso da blogger, leggo i suoi post, le sue recensioni, i suoi viaggi, le avventure con Baby P. e Sir G. e spero che presto potrò anche conoscerla di persona!
Ringrazio tantissimo Lucrezia per la sua disponibilità a contribuire alla mia rubrica, rispondendo alle domande su uno dei viaggi in cima alla lista dei miei desideri!

1) Cosa (o chi) ti ha convinto a scegliere questo viaggio?
Premesso che non ho bisogno di essere convinta per viaggiare nel senso che basta che io ascolti solo l’inizio della parola “viag” e già la risposta automatica è “sì!”, chi però di fatto ha fortemente voluto fare il tour di Laos, Cambogia e Vietnam è stato il mio compagno, che nel mio blog chiamo con l’appellativo di “Sir G.”. Forse per un tipo preciso ed ordinato come lui non mi sarei aspettata una scelta del genere ma a posteriori siamo ambedue d’accordo che fino ad ora è il viaggio più bello fatto in assoluto.

2) 3 aggettivi per descrivere il viaggio che hai fatto:
Totalizzante, intenso, emozionale.

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3) Come lo hai organizzato o chi ti ha aiutato a farlo? Che tipo di viaggio hai fatto? Zaino in spalla, Fly&Drive, ViaggioAvventura, Low-cost, TuttoIncluso o altro?
Io e Sir G. non siamo tipi da zaino in spalla, ci piace la comodità, ma ovviamente in questo tipo di viaggio bisogna un po’ adattarsi. Normalmente, poi, sono io la persona che si occupa di organizzare tutto: prendere i voli, prenotare gli hotel e decidere il giro da fare. In questo senso sono una persona molto organizzata e prenoto tutto prima di arrivare: so che in un certo senso si perde lo “spirito di avventura” ma il pensiero di arrivare e dover cercare un alloggio mi mette una super ansia.

Per questo viaggio, per la prima volta, i voli non li ho presi io ma un’agenzia: dato che, appunto, è stato Sir G. ad avere l’idea ed a propormelo, nel contempo lui stesso ha chiesto un preventivo all’agenzia di viaggio di famiglia. In questo caso è stato buon punto di partenza perché ci ha consigliato sul tour da fare, anche se a posteriori avrei aggiunto altre mete ed organizzato il viaggio in maniera diversa. Io poi mi sono occupata degli hotel. Per gli spostamenti abbiamo presi voli interni.

4) Hai 30 battute per descrivere il tuo itinerario
Nel nostro tour abbiamo visitato in ordine Laos, Vietnam e Cambogia: in particolare siamo atterrati a Vientiane (Laos), dopo 3 giorni circa abbiamo preso un volo interno per il Vietnam, dove abbiamo fatto tappa ad Hanoi, Natrang e Ho Chi Min city ed infine siamo andati in Cambogia facendo base a Angkor Wat. Al ritorno abbiamo approfittato anche per vsitare Doha (Quatar) ma questa è un’altra storia…

Angkor wat

5) Quale è il momento migliore che hai vissuto in questo viaggio?
Mi è capitato già di scriverlo in altre occasioni ma non posso non menzionare il momento che per me è stato davvero il più bello: svegliarmi alle 4 del mattino a Vientiane per andare a vedere i monaci buddisti raccogliere offerte in giro per Vientiane, in Laos. In pratica i monaci sopravvivono proprio grazie alle offerte dei “devoti”: ogni mattina all’alba quindi si aggirano in alcuni punti della città dove sanno che troveranno i fedeli appollaiati ad aspettarli per dar loro le cibarie. I monaci, dal canto loro, ringraziano intonando una nenia melodiosa dal forte valore simbolico.

Talking to a Monk

È una scena che mi si è impressa profondamente nel cuore e che non credo dimenticherò mai: sarà stato per le luci soffuse, i colori aranciati delle tonache dei monaci o l’unicità di quell’evento ma ricordo quel momento come irripetibile, sicuramente un po’ magico.

6) C’è qualcosa che avresti voluto fare o vedere ma non ci sei riuscita?
Eccome!! In Laos siamo stati solo a Vientiane e non abbiamo visitato Luang Prabang con i suoi templi, in Vietnam non siamo stati né a Sapa né a Hue né a Hoi an. Ecco queste le prime che mi vengono in mente, c’era così tanti posti da visitare…

7) Cosa hai riportato a casa nella tua valigia?
Milioni di foto stupende, il tipico cappello a cono vietnamita, delle maschere tipiche di Hanoi che vengono utilizzate per la festa del Tet, (che noi abbiamo appeso a casa), una confezione di Kopi Luwak (il noto caffè prodotto con gli escrementi di un animale) e ovviamente un bagaglio di emozioni uniche, che solo i viaggi ti sanno dare.

Mekong

8) Cosa hai portato o avresti dovuto portare invece?
Siamo partiti molto comodi: vestiti leggeri, zaino impermeabile (molto utile), macchina fotografica e una carica di entusiasmo che non è mai abbastanza! Forse avrei portato un po’ meno vestiti per essere ancora più leggera ma sono soddisfatta di come ci siamo organizzati!

9) Quale piatto hai mangiato e ti è rimasto impresso?
Due piatti a pari merito: il pho, tipica zuppa di noodles vietnamita, servita con carne di manzo o pollo, e l’amok, piatto tipico khmer, pesce al vapore cotto in foglie di banano servito con salsa al cocco.

Laos Cooking Experience

10) In quale fra i luoghi che hai visitato torneresti un’altra volta e perché?
In Laos, oltre perché non sono riuscita a visitare Luang Prabang, in generale perché sono stata rapita da quella terra ancora non colpita dal turismo di massa. C’era una pacatezza surreale. E’ stata in quella occasione che sono riuscita per la prima volta a chiacchierare con un monaco scoprendo con piacere che anche loro amano parlare con i turisti (soprattutto i giovani!) per fare esercizio di inglese!

Angkor wat 2

Ultima domanda, fondamentale per il blog di girovagandoioete e per la rubrica #10domandeperunviaggio: Lo consiglieresti per le famiglie con bambini? Se si, quale pensi sia l’età migliore per affrontare un viaggio come il tuo?
Detto onestamente io sconsiglierei questo viaggio alle famiglie con bambini piccoli, so di famiglie che lo hanno fatto ma ci sono alcuni dettagli che secondo me costituiscono dei deterrenti: i servizi igienici non sono sempre il massimo, il viaggio è davvero molto stancante e questo può non conciliare con i ritmi dei bimbi piccoli e in alcuni periodi (noi siamo andati ad Agosto) il clima può essere molto umido. Personalmente ritengo che l’età adatta per un bambino sia intorno agli 8/10 anni: si è sufficientemente grandi per adattarsi alle diverse condizioni, apprezzare la cultura nuova e poi ricordare questa esperienza.

Volete raccontarci anche voi un vostro viaggio rispondendo alle #10domandeperunviaggio? SCRIVETEMI!!!