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#10domandeperunviaggio: scoprire la Thailandia con consapevolezza

#10domandeperunviaggio Thailandia

Oggi parleremo di una meta a cui sono molto legata: vi porterò infatti a scoprire la Thailandia con consapevolezza! Cosa vuol dire?

Quando ho aperto questo blog e di blogging non ne sapevo nulla, ho parlato dei viaggi che un giorno avrei voluto rifare e delle persone e i luoghi che mi avevano lasciato un segno durante i miei viaggi. E la Thailandia era assolutamente tra le mete dove un giorno sarei voluta tornare, perchè mi è entrata e rimasta davvero dentro grazie al sorriso e l’accoglienza avuta dalle persone, che due anni dopo lo tzunami, sorridevano alla vita, grati di essere scampati ad una tragedia così grande e grati a noi turisti per essere lì con loro. Ho conosciuto una cultura nuova e ho visto realtà e luoghi che non avrei immaginato. Ecco perchè quando Alessandra mi ha proposta di rispondere alle mie #10domandeperunviaggio parlandomi proprio della Thailandia, ne sono stata davvero entusiasta!

Appunti di consapevolezza è il blog di Alessandra, operatrice olistica, appassionata dei colori e affetta proprio dal mal di Asia. E’ fermamente convinta che viaggiando si possa andare alla continua ricerca di un risveglio che porta a nuove consapevolezze e quindi alla felicità. Come darle torto?

Leggete quindi come scoprire la Thailandia con consapevolezza e cosa Alessandra ha riportato con sè da questo viaggio.

1) Cosa (o chi) ti ha convinto a scegliere questo viaggio?

Nessuno mi ha convinto, non è stato necessario! Era un po’ di tempo che l’Asia mi chiamava, avevo deciso di andarci a tutti i costi, ma non sapevo esattamente dove. No, non è vero…la Thailandia mi chiamava talmente forte che sapevo in cuor mio che avrei scelto lei anche se cercavo informazioni riguardo tutto il sud-est asiatico. Innanzitutto perché volevo seguire un corso serio di massaggio thai, e qual miglior modo di impararlo lì? Poi perché volevo fare un viaggio in solitaria e come primo viaggio da sola la Thailandia mi è sembrata la più idonea (cosa che ho confermato una volta tornata in Italia).

2) 3 aggettivi per descrivere il viaggio che hai fatto

Emozionante, introspettivo, sereno.

3) Come lo hai organizzato o chi ti ha aiutato a farlo? Che tipo di viaggio hai fatto? Zaino in spalla, Fly&Drive, ViaggioAvventura, Low-cost, TuttoIncluso o altro?

Ho organizzato tutto l’itinerario da sola leggendo guide, articoli di blog, diari di viaggio ed ascoltando le esperienze di amici già stati. E’ stata la mia prima volta zaino in spalla e mi sono trovata benissimo. Per le prenotazioni dei voli e dell’assicurazione viaggio invece mi sono rivolta a mio papà, il quale è un agente di viaggio. Gli alloggi, ostelli, esperienze in loco, voli interni e tutto il resto li ho scelti in tutta autonomia sul posto.

4) Hai 30 battute per descrivere il tuo itinerario

La città degli angeli Bangkok, l’antica Sukhothai, la piccola Chiang Mai, Krabi ed i suoi paesaggi unici, Phi Phi, la turistica Phuket e poi di nuovo il primo amore, Bangkok.

5) Quale è il momento migliore che hai vissuto in questo viaggio?

Vivere a Chiang Mai (può sembrare esagerato per solo una settimana) è stata l’esperienza più bella: lì mi ci sarei trasferita (e mi ci trasferirei tuttora).

6) C’è qualcosa che avresti voluto fare o vedere ma non ci sei riuscita?

Tante, troppe cose per questione di tempo (ed alcune di budget). Per esempio non ho potuto vedere il tempio Doi Suthep a Chiang Mai ed una buona parte del Nord della Thailandia come Chiang Rai ed il Triangolo d’Oro.

7) Cosa hai riportato a casa nella tua valigia?

Ho riportato a casa la malattia per l’Asia, tante consapevolezze sul mondo, su di me, sul viaggiare in solitaria, sul buddhismo, sulle persone, tanti oggetti che ho regalato alle persone più care.

8) Cosa hai portato o avresti dovuto portare invece?

Forse una cosa che non ho portato totalmente c’è stata: la fiducia nel prossimo, ho sempre avuto la paura “di essere fregata”, questa paura è decaduta totalmente dopo esattamente mezz’ora che sono atterrata a Bangkok, quando ho fatto diversi incontri con i thai.

9) Quale piatto hai mangiato e ti è rimasto impresso?

La zuppa di pesce Tom Yum Goong: saporita e piccante (a volte anche troppo), e grazie ad un corso di cucina seguito a Chiang Mai ora so cucinarla e posso riproporla anche a casa!

10) In quale fra i luoghi che hai visitato torneresti un’altra volta e perchè?

Tornerei senza dubbio a Chiang Mai per ciò che ho scritto sopra, e poi nella provincia di Krabi per rivivere i momenti che ho passato in particolare a Phra Nang Beach: i bagni fatti ed i tramonti vissuti lì sono stati unici. Ma non solo: tornerei in quelle zone per visitare altri posti che non sono riuscita a toccare, sempre per questioni di tempo.

Se questo viaggio è per famiglie? Ni! La Thailandia potrebbe non essere per tutti, ma non perché sia pericolosa o altro. Premetto che non sono mamma e che non so come gestire un bimbo, ma so che non tutti i bimbi sono buoni carini e coccolosi e vanno stimolati: per esempio non consiglierei di fare troppe tappe nei templi, potrebbero stufarsi. Consiglio Phuket come meta al mare perché ci sono più strutture e diversi posti in cui i bimbi più piccoli si possono divertire facendo tante attività.


Ringrazio Alessandra per aver risposto alle mie domande, per averci spiegato cosa significa scoprire la Thailandia con consapevolezza e soprattutto per avermi fatto rivivere le emozioni del mio viaggio passato in questo paese da scoprire a fondo, oltre le bellissime spiaggie e i bellissimi tramonti!


Vuoi partecipare alla rubrica #10domandeperunviaggio? Allora scrivimi e raccontami il tuo viaggio!

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