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Il Kennedy Space Center dove il sogno dei viaggi spaziali diventa realtà

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La nostra tappa in Florida nella zona di Orlando ci ha visti non solo trascorrere una giornata fra la magia dei parchi Disney ma anche fare una sosta presso il Kennedy Space Center. Qui è possibile ascoltare di persona la storia del primato degli Stati Uniti nel realizzare un programma spaziale che ha consentito di portare l’uomo sulla Luna, lanciare satelliti e razzi intorno alla terra per esplorare altri pianeti ma anche lo spazio ancora sconosciuto.

Il piccolo Simo era molto eccitato all’idea di vedere delle astronavi vere, anche se non immaginava di entrarci proprio dentro e immedesimarsi nella vita di un vero astronauta. E anche io fremevo per questa giornata all’insegna della storia, della tecnologia (sono pur sempre un ingegnere :-)..) e della visione futuristica che gli americani hanno avuto, per riuscire ad arrivare fin sulla Luna.

Quello che non mi aspettavo, però, è che saremmo stati completamente trascinati e immersi così tanto nella forza di un paese che fin dagli anni ’60 ha creduto in un sogno e ha saputo mettere insieme un programma spaziale tanto futuristico, spinto anche dal fatto che l’Unione Sovietica aveva vinto il primato, lanciando il primo uomo nello spazio.
Un clima in cui il sogno dei viaggi spaziali dell’uomo è diventato realtà, un sogno in cui tutti hanno creduto e per il quale tutti hanno lottato. Esemplare fu l’incitamento al popolo americano da parte del Presidente J.F. Kennedy durante il Congresso del 1961:

“Credo che il paese debba impegnarsi per raggiungere l’obiettivo, prima della fine di questo decennio, di far scendere un uomo sulla Luna e di riportarlo a terra sano e salvo”.

Il Kennedy Space Center è il quartier generale della NASA dove è possibile vedere da vicino una vera stazione di lancio. Oggi è il luogo dove vengono lanciati razzi senza equipaggio che trasportano rover (avete presente l’astromobile che atterrò sulla Luna?) diretti su Marte o satelliti verso le stazioni spaziali di telecomunicazione.

Siamo entrati in punta di piedi attraversando il Rocket Garden, un’esposizione all’aperto dei primi razzi storici che gli americani lanciarono nello spazio principalmente per l’esplorazione scientifica.

Il centro spaziale è davvero immenso e una giornata intera è letteralmente volata. Noi come prima cosa abbiamo fatto il tour in bus (durata di circa 45 minuti e partenze ogni 15 minuti) per visitare tutte le rampe di lancio e il famoso Vehicle Assembly Building, l’edificio dove vengono assemblati gli shuttle o gli altri veicoli di lancio.
Pensate che non esiste altro edificio al mondo con delle porte di accesso così alte per consentire l’uscita dei veicoli assemblati e pronti per il lancio. Impiegano niente meno che 45 minuti per aprirsi! Il bus percorre una strada parallela a quella che percorrono i razzi su speciali mezzi di trasporto cingolati per raggiungere le rispettive rampe di lancio.

Il tour in bus finisce presso il Centro Apollo e Saturn V dove si ripercorre la storia delle missioni Apollo, dal fallimento della prima missione all’allunaggio della missione Apollo 11 del 1969 che si vive in maniera davvero coinvolgente all’interno del Lunar Theater.

Al centro del padiglione c’è esposto un vettore Saturn V completo, il razzo più grande mai lanciato, pensate che è 18 metri più alto della Statua della Libertà!. Oltre a questo, si può vedere una collezione di tute spaziali, l’astromobile scesa sulla luna, la capsula dell’Apollo 13 e pezzetti di pietra lunare che si possono addirittura toccare!

Rientrando nella zona centrale del Kennedy Space Center, abbiamo assistito presso l’Imax Theatre alla proiezione del film in 3D “Journey to space” che ripercorre i progetti della NASA presenti e futuri, compreso il futuro viaggio dell’uomo verso Marte.

Un’altra sosta da non perdere assolutamente è quella presso lo Space Shuttle Atlantis. Per visitarlo occorrono circa 2 ore. Al suo interno si entra nel vivo della costruzione e messa in orbita dello Shuttle, il primo razzo costruito con lo scopo di essere riutilizzato, essendo in grado di planare a terra per rientrare sulla terra.

Lo Shuttle Atlantis, l’ultimo della flotta degli Shuttle NASA ha compiuto ben 33 missioni e si trova nella sala centrale, posizionato alla stessa inclinazione di come si trovava in orbita. Il serbatoio esterno e i due razzi ausiliari sono invece posti all’ingresso del padiglione. La mostra interna racconta la storia del programma Space Shuttle e il suo ruolo fondamentale nell’aver accelerato i programmi spaziali: gli Shuttle NASA hanno infatti contribuito significativamente alla costruzione della Stazione Spaziale Internazionale. Nel padiglione sono presenti i piani di comando dove ci si può sedere e simularne il controllo e varie ricostruzioni della vita degli astronauti in orbita.

E sempre qui è possibile vivere una vera e propria simulazione di lancio, presso la Shuttle Launch Experience, provando la visuale, i suoni e le sensazioni di un lancio verticale dallo Space Shuttle. Il percorso è davvero costruito ad hoc per far vivere ogni istante in maniera realistica: ci si incammina verso la torre di lancio, si assiste al briefing del comandante, si entra in cabina, ci si allacciano le cinture e si prova il brivido della partenza, l’entrata in orbita e l’incredibile vista della Terra dallo spazio. Che dire, in queste cose gli Americani sono imbattibili!

L’ultima tappa della nostra lunga giornata al Kennedy Space Center è stata alla Hall of Fame, uno degli ultimi padiglioni aperti, che ospita la più grande collezione di cimeli appartenuti agli astronauti e alcuni veicoli spaziali. Anche qui è possibile assistere ad una proiezioni in 3D che vi immergerà nello spazio e nella sua incredibile scoperta.

All’interno del parco è anche possibile incontrare un vero astronauta, ascoltare i suoi racconti e fargli delle domande sulla vita in orbita.

Il Kennedy Space Center ci ha letteralmente coinvolti facendoci toccare con mano l’esplorazione dello spazio. Qui infatti il sogno dei viaggi spaziali diventa realtà!
L’intento del centro è infatti quello di motivare le nuove generazioni, facendo sognare i più piccoli verso ciò che il futuro può riservarci nell’esplorazione dello spazio. Saranno infatti loro a fare la storia del secondo secolo del volo spaziale!

Per maggiori informazioni su biglietti e orari di ingresso, visitate il sito www.KennedySpaceCenter.com

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