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8 piatti da mangiare a Palermo per grandi e piccini

Nei nostri tre giorni a Palermo, abbiamo assaggiato diversi piatti, alcuni li conoscevamo già, di altri ne avevamo sentito parlare e altri ancora erano del tutto nuovi. Nessuno peró ci ha deluso e in questo post voglio raccontarvi 8 piatti da mangiare a Palermo e che, nel nostro caso, hanno soddisfatto tutti: grandi e piccini!

Diciamo la verità, quando si prenota un viaggio in Sicilia (Palermo, nel nostro caso) quello di cui si è certi è che il cibo e la cucina non ci deluderanno e che anche per i bambini, di qualsiasi età, non ci sarà da preoccuparsi.

Certo non sempre si tratta di piatti leggeri, ma come si fa a non seguire l’odore che viene da una friggitoria e mangiare un bell’arancino anche se fuori ci sono 40 gradi e non è neppure ora di pranzo? In Sicilia lo fanno tutti, noi lo abbiamo fatto e lo fareste di sicuro anche voi!

Troverete in ogni angolo una friggitoria, un chiosco per una bella granita o un bar con il bancone pieno di cannoli o dolcini di pasta reale… Impossibile resistere!

Le arancine di riso

Specialità tipiche di tutta la Sicilia, quelle di Palermo si distinguono per la forma (tonda e non a punta) e per il nome (al femminile anzichè con il più noto genere maschile). La ricetta originale ha due varianti: ragù, piselli e caciocavallo oppure prosciutto cotto, burro e mozzarella. Entrando nelle friggitorie di Palermo o fermandovi ai banchi dello street food, ne troverete poi molte altre varianti: per esempio noi abbiamo assaggiato quelle con spinaci e mozzarella e con salmone e formaggio.

Le più buone? Quelle della friggitoria Chiluzzo (quartiere della Kalsa) e le ricette variegate di Ke Palle (via Maqueda)

Pane panelle e crocchè (pani chi panelli e cazzilli)

Questo è uno dei più classici esempi dello street food palermitano: frittelle di farina di ceci e crocchette di patate rigorosamente casalinghe, consumate nelle cosiddette “Mafalde” di pane.   A noi è sembrato un panino da supereroi, ma camminando per la città vedrete quanto sia amato da tutti, palermitani e non. Abbiamo comunque mangiato sia le panelle che le crocchette di patate e anche su questo abbiamo riscontrato un alto tasso di gradimento da parte del piccolo viaggiatore.

Panino con la parmigiana

Altra voce del tipico street food palermitano che però non potevo inmaginare fosse cosí. In Calabria la parmigiana è la scusa per mettere insieme molti ingredienti, formaggio, uova, ricotta, un pò come la pasta al forno, tanto che quasi quasi si perde il gusto dell’ingrediente principale, la pasta o appunto, la melanzana. Sempre alla friggitoria Chiluzzo, ho ordinato questo panino da portare via e ho chiesto quindi cosa ci fosse dentro. Beh, con mio grande stupore, ho scoperto che la parmigiana di melanzane non è fatta di strati su strati ripieni di chissà quanti ingredienti, ma di semplici melanzane (fritte) ripassate nel pomodoro e con un pò di parmigiano sopra. In questo modo si apprezza il sapore delle vere”tunisine” (cosí si chiamano le melanzane a forma allungata di questa zona). Preparate cosí e poi messe nel panino sono di una bontà assoluta!

Pasta con le melanzane fritte e lo spada

Questo è un piatto da ristorante che mette insieme due degli ingredienti più tipici della zona e preferiti per me. La riuscita del piatto è dovuta a vari fattori: il sapore delle melanzane tunisine e la freschezza del pesce (introvabili come qui), la cottura del pomodoro (tirato come lo fanno a Palermo l’ho mangiato solo a casa dei miei) e, non ultimo, la bravura del cuoco a mettere insieme il tutto. In 3 giorni l’ho assaggiata più volte e buone come da Mario a La Tavernaccia non ce n’è.


Pesce spada alla palermitana

Camminando tra i mercati di Palermo, i banchi del pesce sono sicuramente quelli che rimangono più impressi: tonni e pesci spada la fanno da padroni e infatti si ritrovano, molto spesso, nelle ricette tipiche della zona. Una delle ricette che abbiamo apprezzato molto tutti e tre è proprio lo spada alla palermitana, la cui bontà è data dall’impanatura, gli odori e dal succo di limone con cui viene condito, ma parecchio anche alla freschezza del pesce.

È uno dei piatti consigliati dal cuoco del ristorante Mercede, altro ristorante che la carissima Raffaella del blog Piccola Sicilia mi ha suggerito e per questo la  ringrazio moltissimo! 

Pane cunzato

Durante la nostra vacanza a Palermo, siamo stati anche a Monreale e dopo aver visitato la chiesa e il chiostro, essendo ora di pranzo e non avendo idea di cosa mangiare, siamo stati attirati da un cartello davanti a un panificio con scritto “prepariamo pane cunzato”.

L’avevamo mangiato nella nostra precedente vacanza in Sicilia e, dato il caldo e anche la fretta di tornare verso la fermata del bus, ci è sembrata un’ottima soluzione. Ci siamo poi dovuti ricredere perchè il bus l’abbiamo perso, dati i tempi di preparazione del panino e così leggeri (seppur super soddisfatti) dopo averlo mangiato, non ci siamo sentiti. Il ricordo del pane bagnato col pomodoro, con olio e origano è svanito davanti ad una “ciabatta” di pane con i semini di sesamo, ripiena di pomodoro a fette, pezzi di caciocavallo, olio e origano. Un panino da vero street food, che mi ha ricordato moltissimo i panini che si preparano a casa mia per i pic nic o per i viaggi… Mooolto nutrienti! 🙂


Cassata al forno

Se vi parlo di cassata, penserete tutti al famosissimo dolce siciliano, esportato in tutto il mondo, ripieno di ricotta e canditi e ricoperto di pasta reale. Io per prima conoscevo solo quella e a dire il vero non la mangio per via dei canditi. Invece, una guida che ci ha accompagnati nella visita della chiesa del SS Salvatore, ci ha consigliato di pranzare nel vicino locale Il Kassaro e assaggiare la cassata al forno. Un dolce che con l’altro ha in comune solo il nome e un ingrediente:la ricotta. Per il resto si tratta di un impasto simil frolla, ripieno di ricotta zuccherata e goccie di cioccolata e, particolare non da poco, servito tiepido. Non vi viene l’acquolina in bocca?

Infine, voglio consigliarvi una bevanda dal gusto forte ma molto dissetante: la limonata col sale. Certo deve piacere il limone, ma vi assicuro che il sale lo contrasta molto e ve la fará bere tutta d’un fiato. C’è chi la trova digestiva più che dissetante. Io vi dico che, visti i piatti che vi ho descritto prima e visto il caldo, vi puó servire per entrambi gli scopi!


Che dite, vi ho fatto venire ancora più voglia di andare a Palermo?

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