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Itinerario lungo la Garden Route: da Knysna a Città del Capo

Dopo avervi raccontato la prima parte del nostro percorso fino a Knysna, vi racconto quali tappe abbiamo fatto nel nostro itinerario lungo la Garden Route da Knysna a Città del Capo.

Questo secondo tratto è senza dubbio ricco di tantissime e diversissime attrazioni, fauna di svariata natura e paesaggi da levare il fiato.

Pronti a partire con me?

Abbiamo lasciato la tranquilla città di Knysna con un pò di nostalgia. Fermarci qui due notti è stata una buona scelta sia per le distanze dalle principali tappe, sia come ambiente che abbiamo trovato. Una cittadina sul mare, rinomata per l’artigianato e …le ostriche! Lungo il waterfront infatti ci sono tantissimi ristorantini affacciati sul mare dove gustare questo prelibato piatto (senza contare che ha dei costi decisamente irrisori rispetto a quelli a cui siamo abituati in Italia!).

Da Knysna abbiamo imboccato di nuovo la N2 in direzione George e da qui abbiamo imboccato la N12 verso le colline interne fino ad Oudtshoorn, la capitale mondiale degli allevamenti di struzzi dove i baroni delle piume hanno fatto la loro fortuna fino ai primi del Novecento, per accontentare le signore nobili di tutto il mondo che volevano una piuma di struzzo sul loro cappello.

La strada si inerpica per le montagne (si attraversano due passi) e ci sono molti punti panoramici dove fermarsi per scattare qualche foto.

Arrivati ad Oudtshoorn, ci si ritrova in una deliziosa cittadina dove ammirare i palazzi dei baroni sopra citati che hanno avuto residenza qui per molti anni.

Una tappa che vi consiglio è il CP Nel Museum dove scoprirete un pò di informazioni e curiosità su questi simpatici (ma dispettosi…e tra poco vi spiegherò perchè) animali di oltre 2 metri di altezza!

Nel costo del biglietto è inclusa la visita ad una dimora dei primi del Novecento, uno dei cosiddetti Palazzi delle Piume.
Un paio di ore sono comunque sufficienti a visitare il tutto e rientrare in direzione Mossel Bay.

Uscendo da Oudtshoorn abbiamo però optato per fare una sosta in una delle fattorie di struzzi che si trovano lungo la strada. Seguendo i consigli della nostra fidata Lonely, ci siamo fermati alla Highgate Ostrich Show Farm dove abbiamo partecipato ad percorso guidato (in inglese, 145R per adulti, 100R per bambini) durante il quale abbiamo imparato tantissime cose sugli struzzi. Non sapevamo ad esempio che quelli neri sono i maschi e che la femmina depone un uovo ogni 2 giorni durante la primavera e l’estate. E che un uovo di struzzo corrisponde circa a 25 uova di gallina!
Ma la cosa che ci ha sorpreso di più è sapere che mangiano circa 1.5kg di pietre durante la loro vita e che sono capaci di ingurgitare tantissime cose diverse dal cibo, addirittura candele delle moto e oggetti di plastica! E ne abbiamo avuto la dimostrazione quando uno di questi struzzi ha allungato il collo verso la mia mano impegnata a scattare una foto col cellulare e mi ha strappato un’intera busta di mais, ingoiandola tutta di un fiato! La guida mi ha detto che sono stata anche fortuna perchèa avrebbe potuto ingerire anche il mio cellulare!

Insomma una visita a dir poco ricca di sorprese.

Ci siamo poi fermati anche a pranzo perché non abbiamo resistito alla tentazione di assaggiare il filetto di struzzo con le cipolle caramellate!! E direi che ne è proprio valsa la pena.

Da Outdshoorn ci siamo diretti verso Arniston fermandoci varie volte per fotografare orizzonti di campi coltivati e tramonti inaspettati dall’estremo sud del mondo.

Il giorno dopo, da una deserta Arniston (probabilmente più animata in alta stagione) siamo ripartiti in direzione Cape Agulhas, il punto più meridionale del continente africano, dove l’Oceano Atlantico si incontra con l’Oceano Indiano e dove, a largo di queste coste, a causa delle forti e inaspettate correnti sono naufragate tantissime barche nel corso dei secoli.

Fermarsi e ammirare l’orizzonte in questo punto, pensando al ricongiugimento degli oceani davanti a noi, ha fermato per un attimo il tempo dentro le nostre menti.

Da qui, abbiamo proseguito lungo la Garder Route, seguendo la R43 verso De Kelders da dove abbiamo imboccato la strada panoramica per l’avvistamento delle balene fino a raggiungere Hermanus. Questo è infatti il periodo in cui le balene arrivano in questo tratto di costa, più caldo e più riparato per far nascere i loro piccoli. Qui c’è una bellissima passeggiata lungo la scogliera dove potrete attendere il suono del corno di Eric Davalala che annuncia l’avvistamento dei cetacei. Eric è l’unico whale crier al mondo, ovvero un vero e proprio avvisatore che da giugno a dicembre presidia questo tratto di costa alla ricerca delle balene. Il suono del suo corno in realtà è un segnale in codice Morse per i turisti. Anche noi lo abbiamo sentito ma ahimè non siamo riusciti a vedere da vicino questo bizzarro personaggio col cappello a forma di coda di balena.

L’ultima sosta nel nostro itinerario lungo al Garden Route da Kysna a Città del Capo è stata la Betty’s Bay per vedere i pinguini sudafricani.

Prima di arrivare qui, abbiamo però percorso il tratto di strada più bello ed emozionante in assoluto della Garder Route, una delle strade panoramiche più scenografiche al mondo, che vi consiglio di percorrere al tramonto: la Chapman’s Peak Drive. Si tratta di 9 chilometri di curve a picco sul mare tra Hout Bay e la baia di Noordhoek, inaugurata nei primi anni del Novecento, sfidando l’ingegneria perché il terreno franoso scoraggiava la sua costruzione e, infatti, fu realizzata di fatto nella montagna. Tant’è che a metà del suo percorso c’è una galleria di 150 metri che sembra quasi surreale da quanto è un tutt’uno con la montagna alle sue spalle.

Da qui, come vi dicevo siamo arrivati alla Betty’s Bay, una piccola località che merita una sosta allo Stony Point African Penguin Colon, dove in tutta tranquillità e lontani dalla confusione che poi si trova a Boulders Beach, si può fare conoscenza di una numerosissima colonia di pinguini sudafricani e una di cormorani che ha scelto questo tratto di scogliera per i loro nidi.

Tenete d’occhio gli orari di chiusura, perchè merita davvero una sosta. Il camminamento sulla passerella, con in sottofondo il solo richiamo dei piccoli verso i genitori che si sono allontanati alla ricerca di cibo, è davvero un momento di immersione nella natura.

 

Questi piccoli animaletti quasi goffi nei movimenti e di una dolcezza disarmante, sono stati i miei preferiti!

Avete chiaro adesso del perchè all’inizio di questo articolo sulla seconda parte del nostro itinerario lungo la Garden Route, vi avevo preannunciato delle tappe molto varie ed emozionanti?

 

Dove Mangiare a Knysna

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Itinerario lungo la Garden Route: da Knysna a Città del Capo
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Ecco la seconda parte del nostro itinerario in auto lungo la Garden Route, da Knysna a Città del Capo. Scoprite tutte le soste imperdibili!
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