2 giorni a Hluhluwe tra safari self-drive e safari fluviali
08/04/2018

Dopo aver lasciato lo Swaziland, percorrendo sempre la strada N2, siamo arrivati fino a Hluhluwe da dove avevamo programmato due bellissime escursioni: la prima alla Imfolozi Game Reserve e la seconda fino all’estuario di S. Lucia per fare un safari fluviale e avvistare ippopotami e coccodrilli.

In questa tappa, abbiamo alloggiato in un bellissimo Lodge nel cuore di una riserva naturale: lo Hluhluwe River Lodge. Talmente immerso nella natura che intorno agli chalet giravano in libertà tanti kudu e impala e nelle camere dei simpatici animaletti simili ai  gechi che scacciavano le zanzare. Il Lodge è un pò difficile da raggiungere, nel senso che la strada non è illuminata nell’ultimo tratto ed essendo arrivati di notte, ci è apparsa piuttosto misteriosa. Ma niente di pauroso. La segnaletica nella zona di Hluhluwe è infatti piuttosto famosa per confondere i turisti 🙂

L’esperienza in questo Lodge è davvero immersiva, vuoi per la natura e vuoi per l’aspetto degli chalet sono costruiti con i tipici tetti di paglia del Sudafrica e la zona comune affacciata direttamente sul lago St. Lucia.

Imfolozi Game Reserve è famosa come diretta concorrente del Kruger per bellezza, fauna e paesaggi. Per il safari questa volta abbiamo optato per l’opzione self-drive.

Le strade asfaltate o comunque sterrate lungo le montagne del parco, sono ben percorribili con la propria auto e, seguendo le raccomandazioni dei ranger, si può guidare con tranquillità. L’anello principale del percorso ci ha fatto subito avvistare tantissimi animali: zebre, injala, kudu, tantissimi bufali, elefanti, babbuini e per la prima volta i famosissimi facoceri. Esatto proprio Pumbaa, il simpatico personaggio amico di Simba nel celebre film Il Re Leone.

Questa riserva rappresenta poi la zona con la più alta concentrazione di rinoceronti. Perchè tra l’altro è in corso un vero e proprio ripopolamento della specie. E infatti ne abbiamo visti tantissimi!!! Da soli, in coppia, a spasso e anche appisolati, insomma è stato un continuo di soste e fotografie.

Abbiamo guidato in questa riserva senza alcun timore.

Nel parco è vietato scendere dall’auto ad eccezione di alcune zone di sosta dove si può addirittura fare picnic (noi abbiamo optato per pranzare all’unico camp del parco dove tra l’altro la terrazza del ristorante ha  una vista spettacolare su una vallata della riserva).
E’ ovviamente vietato dare da mangiare agli animali, entrare con la moto e rimanere oltre il tramonto. Una delle raccomandazioni più frequenti che abbiamo letto e sentito dai ranger è stata poi di stare a distanza di sicurezza dagli elefanti. Beh non è che siano animali che attaccano l’uomo, ma se importunati, basta un colpo di proboscide per rischiare di ritrovarsi con la macchina capovolta! 😉

Hluhluwe

Ora per farvi ammirare le bellezze di questa riserva, la cosa migliore è lasciarvi sfogliare una bella galleria di foto, che ne dite?

Siamo rimasti dentro alla riserva fino alle 17, girandola in lungo e in largo ma anche stavolta….niente leoni! Che peccato, abbiamo perfino concluso con un coccodrillo appollaiato su una roccia vicino ad una delle pozze d’acqua non completamente asciutte.

Ripercorrendo la strada del ritorno verso il Lodge, pochi km dopo la riserva, ci siamo fermati a visitare un villaggio Zulu segnalato lungo la strada che ci aveva incuriosito anche all’andata.

Ci siamo trovati da soli, al tramonto, accolti da un discendente della famiglia che abita ancora in questo villaggio. Ci ha raccontato delle tradizioni zulù, delle case degli uomini separate da quelle delle donne, del ruolo della donna più anziana e degli agi di cui godevano gli uomini rispetto alle donne. Ci ha accolto fino nella sua capanna, spiegandoci come si facevano un tempo le medicine, estraendo le sostanze dalle piante e come dal copricapo si poteva riconoscere una donna sposata.

Un racconto (in lingua inglese) davvero autentico che ci ha fatto entrare dentro alle tradizioni e gli usi di questo popolo.

Il giorno dopo, da Hluhluwe, imboccando nuovamente la N2 ci siamo diretti verso l’estuario di St. Lucia, il più grande del Sudafrica. Si trova all’interno di un parco che racchiude molti ecosistemi: da bufali e leopardi, a coccodrilli e ippopotami.

Proprio per vedere questi ultimi che avevamo prenotato dal Lodge la Hippo and Crock Cruise che parte dalla cittadina di St. Lucia. Si tratta di un vero e proprio safari fluviale per andare alla scoperta di intere famiglie di ippopotami.

Sapete che gli ippopotami sono gli animali più pericolosi del Sudafrica?

Questa famiglie hanno poi abitudine di aggirarsi in città in cerca di cibo (sono erbivori) e infatti è obbligatorio restare a circa 15 metri di distanza. Sono animali piuttosto irascibili che sulla terra ferma corrono a 40 km/h e vivono raggruppati in famiglie di 30/40 esemplari con un maschio dominante.

I piccoli giocano spesso a fare la lotta, e visti così da vicino si vedono dei bei dentoni!!

Durante il safari si scorgono anche diversi coccodrilli di piccola taglia perchè a differenza dei parchi come il Kruger dove si cibano di impala e bufali, qui mangiano solo pesci e granchi.

Dalla nostra barca siamo riusciti ad avvicinarci a diverse famiglie di ippopotami e tutti, al nostro passaggio facevano sentire degli strani rumori che sinceramente non ce li facevano proprio vedere come teneri animali da pubblicità 😉

 

>> Leggi il post su come organizzare un viaggio in Sudafrica con i bambini <<

2 thoughts on “2 giorni a Hluhluwe tra safari self-drive e safari fluviali

  1. che meraviglia! i safari sono un’esperienza memorabile e questi 2 giorni devono esser stati stupendi! grazie delle info e delle foto bellissime

    1. Grazie a te di essere passata! Si, questa tappa è una di quelle che ci è rimasta più impressa ☺️

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