La montagna è da sempre una meta molto amata per le famiglie con i bambini perchè tutto è organizzato e studiato per il loro intrattenimento e divertimento.
Dopo altre belle esperienze fatte in montagna, per la strana estate 2020 abbiamo optato per la Val di Fiemme consigliata da tutti come molto adatta ai bambini.
Effettivamente sia per noi adulti che per Simone, si è rivelata un vero tesoro di scoperte: tante attrazioni a misura di bambini, bellissimi percorsi di trekking per tutti, con il costante scampanellio delle mucche in alpeggio e anche tanti borghi caratteristici da visitare!
Abbiamo soggiornato a Cavalese, uno dei maggiori centri della valle e punto strategico per muoversi e raggiungere i vari impianti. Si trova a circa 1000mt di altitudine ed è noto per essere il punto di partenza della Marcialonga, una delle più famose gare di sci di fondo.
Abbiamo scelto di prendere un appartamento nel residence Des Alpes, appena fuori il centro storico ma ben raggiungibile in un quarto d’ora a piedi. Gli appartamenti sono ben organizzati, puliti e attrezzati. L’unica pecca del nostro era dovuta alle scale, sia interne che esterne, un pò scomode per il trasporto delle valigie. Quindi magari, in fase di prenotazione, se avete bambini piccoli, ad esempio, vi consiglio di richiedere un appartamento facilmente raggiungibile.
Abbiamo scelto ogni giorno un percorso diverso, perciò qui di seguito vi propongo le escursioni che abbiamo fatto con qualche consiglio che spero possa tornarvi utile.
Val di Fiemme con i bambini >> Escursione alle Alpe Cermis
Per questa escursione si prende la funivia Cermis proprio da Cavalese (o in alternativa dalla prima fermata a Masi di Cavalese). La funivia, tristemente nota per l’incidente 1998 quando un aereo americano ne tranciò i cavi, è fatta di due tronconi che prima scendono e poi risalgono la montagna davanti a Cavalese.
- La telecabina Cavalese – Fondovalle conduce alla località Doss dei Laresi (1280 m) dove c’è il rifugio Baita Dosso Larici e dove si trova il parco Cermislandia, un vero paradiso per i bambini
- Il secondo troncone di telecabinaporta alla località Cermis (2000 m) e al rifugio Eurotel, partenza (o arrivo) della Via del bosco.
- Infine da Cermis, parte la seggiovia Lagorai che conduce fino alla cima Paion del Cermis (2250 m).
Noi abbiamo scelto di salire subito fino al rifugio Paion dove si trova una piccola fattoria di animali a cui dare da mangiare e dove poi si può ammirare il bellissimo Panoramio a 360 gradi sulle cime del Lagorai.
Da questo punto abbiamo intrapreso il percorso (circa 40 minuti) fino ai Laghi di Bombasel, sentiero non adatto per i passegini ma fattibile con i bambini.
Tornando indietro al rifugio Paion, abbiamo poi imboccato il sentiero in discesa verso il rifugio Eurotel. Sarà che era una bellissima giornata di sole, sarà che intorno a noi “volavano” con i parapendii e il sentiero è molto panoramico, per me è stata una delle camminate più belle della vacanza. In circa mezz’ora si arriva al rifugio e questo tratto si può assolutamente fare anche con i passeggini.
Arrivati in fondo, parte la famosa Via Del Bosco, un sentiero tematico fatto su misura per i bambini. Lungo il percorso infatti ci sono tante installazioni e pannelli didattici per giocare alla scoperta della flora e della fauna locale. I cartelli segnalano 3 ore di percorrenza fino a Cermislandia ma noi lo abbiamo fatto in meno di due ore.
Il sentiero attraversa una delle zone colpite dalla tempesta Vaia del 2018 che ha abbattuto decine di migliaia di ettari di foresta tra la Val di Fiemme e la Val di Fassa: 41 milioni di alberi abbattuti come stecchini. I danni di questa tempesta sono visibili in tanti punti della valle e sono davvero impressionanti.
Durante il sentiero si trova anche un un mulino ad acqua che aziona un carillon completamente di legno.
Alla fine della Via del Bosco, si trova uno dei parchi gioco più belli della valle: Cermislandia. Dai giochi in legno ai laghetti con piccoli percorsi, è un vero paradiso per i bambini.
C’è poi anche un bellissimo parco avventura molto ben strutturato, con 3 diversi percorsi a seconda dell’età dei bambini. Simone si è divertito moltissimo, riuscendo a fare anche il percorso più difficile. L’ingresso per i bambini viene 12€ e ci vogliono circa un paio di ore per fare tutto.
Val di Fiemme con i bambini >> Latemar e la MontagnaAnimata
Per salire sull’imponente cima del Latemar, abbiamo preso l’impianto Latemar 2200 da Predazzo. All’arrivo della telecabina a Gardonè, si deve prendere la seggiovia fino a Passo Feudo.
Come prima cosa vi consiglio di fermarvi proprio a Gardonè per prendere almeno un giocolibro che vi accompagnerà nei 3 sentieri tematici: La foresta dei Draghi, Il Pastore distratto e i Geotrail Dos Capèl. Se non sapete qualche sentieri scegliere, sappiate che noi li abbiamo fatti tutti e 3 nella stessa giornata, cominciando dal Geotrail (del quale abbiamo acquistato il giocolibro).
Questo sentiero dura circa 2 ore (ci sono solo 2 salite impegnative) e parte e arriva nello stesso punto a Passo Feudo. Grazie al giocolibro, rispondendo a tanti indovinelli e cercando vari fossili e rocce, siamo andati alla scoperta della geologia di questa montagna che un tempo era un atollo in un immenso mare tropicale.
Da Gardonè parte invece l’altro sentiero, quello del Pastore Distratto: un anello di 1,5 km panoramico (non percorribile con i passeggini ma con marsupi e zaini), alla scoperta delle abitudini di vita dei pastori in alpeggio. Anche in questo caso, tanti indizi e tanta sperimentazione, per far conoscere ai bambini i saperi di un tempo: come usare il rastrello e la falce, quale è il ciclo dell’acqua ma anche percorrere a piedi nudi un tratto tra muschi e rametti per immergersi nella vita dei pastori di una volta.
Il terzo percorso tematico è quello della Foresta dei Draghi, 1,4km (circa 45 minuti) fattibile con i passegini alla scoperta delle storie di draghi fantastici tra i boschi di questa montagna.
Per concludere una giornata di grande divertimento, non potevamo farci mancare un giro (anzi due) sul bob della Alpine Coaster Gardonè. Si sale da soli o in coppia, si viaggia su rotaie e con le cinture di sicurezza, la velocità si può regolare e si va giù per una discesa di tutto divertimento!! Ricordatevi di sorridere alla fine del percorso per la fotografia di rito 😉
Val di Fiemme con i bambini >> Le cascate di Cavalese
Queste cascate rappresentano una delle 7 meraviglie della Val di Fiemme.
Per raggiungerle ci sono vari percorsi, noi abbiamo scelto di partire da Masi di Cavalese e tutto il giro lo abbiamo fatto in poco più di mezza giornata (circa 9km).
Da qui abbiamo percorso la strada in direzione della Malga Salanzada dove abbiamo fatto una piccola sosta tra gli animali dell’agriturismo. (a dire la verità la Malga ci ispirava molto anche per pranzare e l’abbiamo risentita nominare spesso dalle persone che facevano il percorso contrario)
Dalla Malga abbiamo imboccato il sentiero verso Rio Val Moena, accessibile a tutti, pianeggiante e molto panoramico nel bosco. Lungo il percorso, abbiamo poi girato a destra seguendo le indicazioni per il Pezo del Gazolin. Incontrerete subito un’area picnic attrezzata, per poi scendere verso valle.
Nel bosco dopo dirca 1,5km si incrocia la deviazione per l’abete rosso monumentale, un esemplare di oltre 30 metri che risale al 1798.
Ritornati sul sentiero principale, si continua a scendere per circa un altro chilometro fino alle cascate, alte circa 15 mt ma con un salto molto potente. Si possono ammirare dal basso oppure attraverso un sentiero che sale nel bosco è possible raggiungere una piccola terrazza panoramica a stretto contatto con la parte più alta della cascata.
Una volta rifocillati, abbiamo proseguito per altri 4km per ritornare a Masi di Cavalese dove avevamo lasciato l’auto.
Val di Fiemme con i bambini >> LatemarArt
Questa escursione è stata certamente la più bella e particolare di tutta la Val di Fiemme: un perfetto connubbio tra panorami e opere di arte moderna, alcune davvero molto molto scenografiche.
Siamo partiti da Pampeago per prendere la seggiovia Agnello. All’arrivo dell’impianto parte un percorso ad anello per ammirare le opere di uno dei più grandi musei in quota: in tutto circa 4km con un paio di salite/discese impegnative.
Il museo RespirArt è un vero museo a cielo aperto, composto da 29 installazioni ispirate alla natura e al paesaggio dolomitico tra pascoli e le cime dolomitiche del Latemar, dichiarati Patrimonio Naturale dell’Umanità dall’Unesco.
A noi è piaciuto moltissimo, soprattutto interpretare il significato di ciascuna opera in un’atmosfera molto spesso immersiva. Guardate un pò le foto per vedere alcune delle meravigliose opere dei più grandi artisti contemporanei.
Per tutta l’escursione si impiega poco meno di mezza giornata (ovviamente se partirete presto), perciò tornati a Pampeago abbiamo optato per una seconda escursione ai laghi di Colbricon.
Val di Fiemme con i bambini >> Da Passo Rolle ai Laghi di Colbricon
Raggiungendo in auto il Passo Rolle, si può imboccare il sentiero n. 348 di fronte a Malga Rolle. Meno di 3km nel bosco (circa 45 minuti) per ammirare il paesaggio riflesso nelle acque di questi laghi dove furono scoperti i primi insediamenti in alta quota tra i 10.000 e gli 8.000 anni fa.
Lasciata l’auto nell’ampio parcheggio (attenzione, nelle giornate clou, si riempie facilmente), attraversando la strada siamo scesi verso gli impianti di risalita e poi imboccato il sentiero sulla destra.
Il sentiero è molto semplicee adatto ai bambini: si snoda attraverso un bosco di larici e abeti, è caratterizzato da qualche leggero saliscendi, meglio se con marsupi o zaini portabimbi. Ai laghetti di Colbricon si trova anche l’omonimo rifugio e qui noi ci siamo rilassati, abbiamo pranzato e ci siamo relativamente rilassati fino all’arrivo delle nuvole. Abbiamo comunque fatto in tempo a fare il giro dei laghetti e scattato qualche foto con dei bei riflessi delle montagne…. poi è venuto giù un bel temporale e, ahimè, abbiamo fatto tutto il percorso indietro sotto l’acqua!
Val di Fiemme con i bambini >> Da Passo Lavazè al Rifugio Gurndin
Questa passeggiata l’abbiamo costruita, unendo più sentieri. Siamo partiti (e tornati) da Passo Lavazè, uno dei più panoramici della zona che unisce la Val di Fiemme con la Val d’Ega.
E’ il paradiso dei fondisti d’inverno ma anche d’estate, quindi attenzione quando attraverserete i sentieri perchè alcuni si incrociano con le piste asfaltate di fondo per gli atleti che si allenano in questa stagione.
Qui al passo c’è di tutto per una sosta ad ogni ora: ottimi rifugi per gustare una merenda, parchi giochi per i bambini, sdraio per prendere il sole ed è anche possibile pescare le trote nel lago.
Dal passo parte un sentiero ad anello che conduce alla Malga Ora attraverso il bosco, che nella parte iniziale corre proprio parallela alla pista di fondo. Il sentiero è inizalmente pianeggiante per poi salire leggermente e anche in questo percorso si attraversano intere aree spazzate purtroppo via dalla tempesta Vaia del 2018.
Si arriva a Malga Ora in circa un’oretta (3km) e qui i bambini si possono scatenare in un’arae giochi interamente realizzata con i tronchi.
Da qui abbiamo proseguito in direzione Passo Oclini, a 2000mt. Ci si arriva con un’altra ora di camminata, più in salita del tratto precedente ma sempre fattibile con bambini (anche con i passeggini).
Al Passo Oclini si ammirano le bellissime cime del Corno Bianco e del Corno Nero e da qui partono molti percorsi (anche impegnativi) verso queste due vette.
Noi abbiamo deciso di proseguire in pianura, lungo un sentiero molto panoramico ai piedi di queste vette che in circa 20 minuti ci ha portati al Rifugio Gurndin dove la fanno da padrone in estate un enorme pratone e le mucche in alpeggio.
Proseguendo si arriva ad un punto panoramico ma noi vista la strada che ci aspettava al ritorno, abbiamo preferito rientrare.
Escursione al Lago di Carezza
Dopo la nostra escursione dal passo Lavazè al passo Oclini, tentati dalla vicinanza con una delle meraviglie della zona, abbiamo deciso di andare al Lago di Carezza per vedere con i nostri occhi la bellezza dei suoi colori, dei riflessi del Catinaccio e del Latemar sulle sue acque che lo hanno reso famoso con il nome di Lago dell’Arcobaleno.
Nel lago aleggia una profonda atmoesfera misteriosa fatta di leggende. La più famosa è quella che racconta di una bellissima ninfa di nome Ondina che faceva innamorare tutti i viandanti con la sua voce soave. Di lei si innamorò anche lo stregone del Latemar che tentò ogni stratagemma per conquistare la ninfa, anche quello di creare un arcobaleno con gioielli e pietre preziose. Ondina, attirata dai colori di quell’arcobaleno, uscì dalle acque ma quando riconobbe lo stregone fuggì e nessuna la vide mai più. Lo stregone, pazzo d’amore lanciò i gioielli nel lago, facendo a pezzi l’arcobaleno i cui colori vennero assorbiti dalle acque del lago, dandogli da allora i riflessi e la magia di cui oggi risplende
Un facile sentiero consente di percorrere il perimetro del lago e ammirare il gioco di luci e colori da ogni sua parte.
L’escursione è breve (circa un’oretta) ma vi consiglio di prendervi tutto il tempo per immergervi nella magia dei colori che vi si presenteranno davanti agli occhi
Alpe de Lusia
Per questa giornata avevamo programmato una passeggiata in quota e una sosta ad un bel parco giochi.
Siamo partiti con la cabinovia Bellamonte che con due tronconi porta a quasi 2000 mt a La Morea. Da qui abbiamo imboccato un percorso di circa 2h in direzione Malga Bocche. Il sentiero è prevalentemente in pianura e attraversa bellissimi distese verdi alternate a fitti boschi con masi privati tutte da fotografare.
Solo l’ultimo tratto è in salita per raggiungere la Malga dove la bellezza delle Pale di San Martino vi ripagherà della fatica.
Purtroppo il meteo non ci ha assistito e dopo poco il nostro arrivo a Malga Bocche ha iniziato a diluviare, costringendoci a tornare e rifare le 2 ore di cammino indietro sotto la grandine!
Non dando tregua, non ci siamo potuti fermare al primo troncone della cabinovia dove c’è il bellissimo parco giochi tematico Giro d’Ali.