Alla scoperta dei borghi meno conosciuti della Maremma: Magliano, Montemerano e l’Abbazia di San Bruzio

L’estate scorsa, approfittando della nostra tappa fissa in quel di Principina a Mare, abbiamo deciso di esplorare alcuni borghi dell’entroterra meno conosciuti della Maremma, ma ricchi di fascino e storia. Lontani dalle folle e immersi nella natura, Magliano in Toscana, Montemerano e l’Abbazia di San Bruzio si sono rivelati vere e proprie gemme tutte da scoprire.

Prima Tappa: Magliano in Toscana

Il nostro itinerario è iniziato a Magliano in Toscana, un borgo medievale circondato da possenti mura ben conservate. Passeggiando lungo le sue stradine acciottolate, si respira un’atmosfera autentica, lontana dal turismo di massa. Un luogo che sembra uscito da una cartolina!

Cosa vedere:

  • Le Mura di Magliano: perfettamente conservate, offrono una vista panoramica sulla campagna maremmana. Costruite tra il XIII e il XV secolo, abbracciano il borgo come a volerlo proteggere ancora oggi. Camminare sulle sue stradine lastricate è come ascoltare un racconto sussurrato dal vento: ogni angolo ha qualcosa da dire.borghi meno conosciuti della Maremma - Magliano in Toscana
  • Chiesa di San Martino: una piccola perla romanica con affreschi antichi. Qui è custodito un misterioso affresco raffigurante un Cristo con sei dita: un dettaglio insolito e carico di simbolismo che ha suscitato nel tempo varie interpretazioni, tra sacro e profano.
  • Ulivo della Strega: uno degli ulivi più antichi d’Italia, risalente a oltre 3.000 anni fa. Si tratta di un albero monumentale che si trova poco fuori dal centro storico, lungo la strada per l’abbazia di San Bruzio. Questo ulivo, che si stima abbia più di 3.000 anni, è uno dei più antichi d’Europa. La leggenda vuole che fosse frequentato da streghe nei secoli passati, che danzavano intorno al suo tronco contorto durante le notti di luna piena. Ancora oggi, la sua presenza magnetica incanta: sembra quasi parlare, con le sue radici che affondano nel tempo. Una vera meraviglia della natura!

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Seconda Tappa: Montemerano

Dopo Magliano, ci siamo diretti a Montemerano, un piccolo borgo arroccato su una collina, incastonato tra Saturnia e Manciano. Montemerano affascina con la sua armonia e non solo per modo di dire: la sua pianta urbana ha davvero la forma di un cuore. Un dettaglio che si coglie solo dall’alto, ma che sembra già raccontare la natura accogliente e romantica del paese.

Anche qui il mio consiglio è di ammirare ogni angolo, passeggiando tra viuzze lastricate, archi in pietra e balconi fioriti. Ogni angolo mi è sembrato un invito a rallentare, a guardarmi intorno, a perdermi.

Cosa vedere:

  • Piazza del Castello: il cuore pulsante del borgo, con case in pietra e un’atmosfera fiabesca.
  • Chiesa di San Giorgio: custodisce la celebre “Madonna della Gattaiola”, un dipinto quattrocentesco con un dettaglio curioso: un foro nel dipinto, una vera e propria gattaiola! La leggenda vuole che, in passato, la chiesa fosse anche rifugio per i gatti del borgo, e che qualcuno abbia tagliato un buco per permettere loro di entrare. Oggi, questo particolare rende l’opera ancora più unica e incuriosisce moltissimo chi visita Montemerano.
  • Le edicole votive lungo le strade: piccole nicchie con immagini sacre che raccontano la profonda devozione popolare. Alcune sono ornate con fiori freschi, altre con candele accese da mani silenziose. Un simbolo della spiritualità semplice e autentica di questi luoghi.

borghi meno conosciuti della Maremma - Montemerano

Montemerano è stato inserito nella lista dei “Borghi più belli d’Italia” e non è difficile capire il perché. Ogni angolo è perfetto per scattare foto da cartolina.

Ultima Tappa: L’Abbazia di San Bruzio

L’ultima tappa del nostro itinerario ci porta all’Abbazia di San Bruzio, situata poco fuori Magliano. Questo antico monastero benedettino, di cui oggi restano affascinanti rovine, emana un’energia speciale.

L’abbazia risale all’XI secolo e fu un tempo uno dei più importanti centri religiosi della zona. Appartenente ai monaci camaldolesi, custodiva preziosi manoscritti e ospitava una comunità viva e operosa. Col tempo, però, venne abbandonata e dimenticata, lasciando che la natura si riprendesse lentamente il suo spazio

Il silenzio e la posizione isolata rendono il luogo perfetto per una pausa di contemplazione. E proprio la sua decadenza silenziosa le dona un fascino magnetico.

Consiglio fotografico: Visitate l’abbazia al tramonto per godere di una luce dorata che rende l’atmosfera ancora più magica.

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Questo itinerario tra Magliano, Montemerano e l’Abbazia di San Bruzio è stato perfetto per trascorrere una giornata autentica in Maremma, tra storia, natura e buon cibo.
Se volete fare una pausa dal mare e scoprire una Toscana più intima e meno turistica, questi borghi sono una scelta ideale.

Isola d’Elba: cosa vedere e cosa visitare per scoprire le sue bellezze naturali e culturali

L’Isola d’Elba rappresenta da sempre un luogo incontaminato ricco di storia e di spiagge cristalline dove è facile perdersi. Ma l’Elba non è soltanto questo, è 147 chilometri di costa spalmati tra i comuni dell’Isola che sanno raccontare la personalità di questi luoghi in cui si alternano paesaggi marini e vegetazione. 

Storia, cultura e bellezze naturali sono i motivi per i quali quest’isola è da sempre una delle preferite per le vacanze estive, sia dai turisti più audaci che qui possono trovare sentieri adatti alla loro esperienza, che dai turisti occasionali che cercano relax e divertimento. 

Ma non solo, si tratta di uno luogo semplice da raggiungere, grazie ai numerosi collegamenti che si possono scegliere come, ad esempio, quelli disponibili su traghetti-elbareservation.it, in orari che più fanno al caso nostro. Tutti partono da Piombino e impiegano poco più di un’ora per la traversata. 

Altro punto a favore della più grande tra le isole dell’Arcipelago toscano? Sicuramente il suo essere perfetta anche per un viaggio in famiglia dove i bambini possono trovare divertimento e tutto quello che cercano per una vacanza indimenticabile. 

I luoghi da non perdere assolutamente all’Isola d’Elba 

Sole, mare, ma anche cultura e riserve naturali. Così si presenta l’Elba, che in passato è stata uno dei più floridi centri minerari della zona, con i suoi numerosi luoghi da visitare assolutamente. Sì, perché solo così si può dire di averla davvero conosciuta. 

Portoferraio

Primo comune elbano che si incontra arrivando in traghetto e anche il primo per popolazione. Deve il suo nome alle miniere di ferro molto attive già ai tempi degli etruschi che hanno fatto la sua fortuna per molti decenni. 

Sarà suggestivo passeggiare per i suoi vicoli tipici delle isole, così come scoprire le ville residenziali di Napoleone Bonaparte che fu esiliato proprio in queste zone: Villa San Martino e Villa dei Mulini.   

Porto Azzurro 

Antico borgo di pescatori, Porto Azzurro è uno dei paesi più ricchi di fascino di tutta l’isola. A renderlo unico, tra gli altri dettagli, è il suo porticciolo in cui spiccano barche a vela che raccontano la sua atmosfera senza tempo e la sua storia legata al re di Spagna Filippo III che nel 1609 ne fece una fortificazione per difendersi dagli attacchi saraceni. 

Capoliveri 

Paese in cui si trova la movida elbana, Capoliveri, è l’unico luogo che conserva ancora la sua struttura di borgo medioevale arroccato in cima alla collina da dove si aprono i suoi 4 rioni: il Fosso, la Torre, la Fortezza e il Baluardo.  

Difficile resistere al suo fascino in cui s’intrecciano bellezze del paesaggio e suggestione per il suo passato storico e culturale.  

Marciana 

Si tratta del più antico paese dell’isola d’Elba, che si trova a 375 metri sul livello del mare, quindi perfetto per ripararsi dal caldo estivo. Caratterizzata dalle stradine lastricate, le case strette e i vicoletti, Marciana va visitata assolutamente soprattutto per le testimonianze storiche e archeologiche, alcune delle quali possono essere scoperte proprio all’interno del museo archeologico del paese. 

Consigli utili 

Per visitare l’isola d’Elba non sono richieste particolari accortezze perché non presenta problemi legati al meteo, neanche d’inverno, e ci sono davvero moltissime cose da poter fare.  

Ci sono, però, semplici consigli da seguire: 

  • attenzione al vento: all’Elba il vento è quasi sempre presente, basta sapere da che parte tira e spostarsi in una spiaggia riparata. Il gioco è fatto;  
  • scarpette di gomma: sono numerose le spiagge di sassi, quindi è necessario munirsi di scarpette apposite se non si vuole incorrere in fastidiosi mal di piedi. Saranno utili anche per evitare di farsi pungere dai ricci che nel mare elbano sono presenti. 

Cosa vedere a Monte San Savino, il borgo nel cuore della Val di Chiana

Siete alla ricerca di un’idea per una gita fuori porta di una giornata, facilmente raggiugibile da Firenze, Siena o Roma?
Venite con me a scoprire cosa vedere a Monte San Savino, un borgo medievale situato nel cuore della Val di Chiana, in provincia di Arezzo

Questo borgo venne fondato nel XII secolo come avamposto strategico e ha poi attraversato secoli di storia tumultuosa, passando di mano tra varie famiglie nobili e subendo gli alti e bassi delle guerre e delle rivoluzioni che hanno segnato la storia italiana.
Divenne un importante centro militare nel Medioevo e nel XIV secolo fu conquistato dalla Repubblica Fiorentina e rimase sotto il suo dominio fino al XVI secolo.
Oggi, il borgo conserva ancora il suo fascino medievale, con le sue mura antiche e i suoi edifici storici che raccontano le storie del passato.

Monte San Savino è anche il paese natale di Piero della Francesca, uno dei più importanti pittori del Rinascimento.

Cosa vedere a Monte San Savino: un tour dettagliato

  • Il Cassero
    Il Cassero è un’antica fortezza del XIV secolo che domina il centro storico di Monte San Savino. All’interno del Cassero si trova il Museo della Ceramica, che ospita una collezione di ceramiche di epoca medievale e rinascimentale. Dal Cassero si gode una splendida vista panoramica sul paese e sulla Val di Chiana.
    La sua torre presenta una leggera inclinazione che è diventata una delle caratteristiche distintive del borgo. La leggenda vuole che la torre sia stata costruita deliberatamente in questo modo per confondere gli invasori nemici.
  • La Chiesa di Santa Chiara
    La Chiesa di Santa Chiara è una chiesa gotica del XIII secolo che si trova in Corso Sangallo. La chiesa custodisce un Crocifisso ligneo di Donatello, considerato uno dei capolavori del maestro scultore.

    Monte san savino cosa vedere

  • Palazzo di Monte
    Palazzo di Monte è un palazzo rinascimentale che si trova in Piazza del Popolo. Il palazzo ospita la sede del Comune di Monte San Savino. Al piano terra del palazzo si trova la Loggia dei Mercanti, un loggiato rinascimentale con colonne in pietra serena.
  • Le Logge dei Mercanti
    Le Logge dei Mercanti sono un loggiato rinascimentale che si trova in Piazza del Popolo. Le logge sono decorate con affreschi del XVI secolo.
  • La Pieve
    La Pieve è una chiesa romanica del XII secolo che si trova in Piazza della Pieve. La chiesa custodisce un’Assunzione di Maria Vergine di Pietro della Francesca, considerata uno dei capolavori del pittore.
  • La Chiesa di Sant’Agostino
    La Chiesa di Sant’Agostino è una chiesa gotica del XIV secolo che si trova in Via Sant’Agostino. La chiesa custodisce una pala d’altare di Giorgio Vasari, raffigurante la Deposizione dalla Croce.
  • Il quartiere ebraico
    Nel XIV secolo, Monte San Savino ospitava una vivace comunità ebraica, che ha lasciato un’impronta indelebile sulla cultura e sulla storia del borgo. Oggi è possibile visitare il quartiere ebraico e ammirare i resti delle antiche sinagoghe.
  • La cisterna
    La Cisterna di Monte San Savino è un’imponente struttura risalente al periodo medievale, che testimonia l’importanza dell’approvvigionamento idrico nel corso dei secoli. Costruita nel XIV secolo, la cisterna era originariamente utilizzata per raccogliere e conservare l’acqua piovana per uso domestico e agricolo. E’ caratterizzata da una volta a botte sorretta da pilastri e archi in mattoni. Le pareti spesse e robuste della cisterna sono state progettate per resistere alle intemperie e garantire la conservazione dell’acqua in condizioni ottimali.

    Cosa vedere a Monte San Savino

Eventi da non perdere a Monte San Savino:

  • La “Fiera della Porchetta“, una manifestazione gastronomica dedicata alla porchetta di Monte San Savino e che solitamente si tiene nel mese di settembre. La porchetta è infatti una delle specialità culinarie più celebri di questo borgo, risultato di secoli di tradizione e maestria culinaria tramandata di generazione in generazione.
    A prescindere da quando visiterete Monte San Savino, vi consiglio comunque di assaggiarla in uno dei locali tipici che troverete nelle vie del centro, piccole gastronomie, macellerie e alimentari che vi faranno sentire il gusto unico e il sapore avvolgente e ricco di questo piatto!
  • La Notte del Conte Baldovino, una rievocazione storica che si tiene nei sette giorni a cavallo degli ultimi due sabati di Giugno, per celebrare la nomina a feudatario di Monte San Savino del Conte Baldovino, fratello del papa Giulio III,  da parte del duca di Toscana Cosimo I dei Medici. La manifestazione scandisce le “allegrezze” ovvero i festeggiamenti che la comunità indiceva in occasioni importanti come quella della concessione dell’indipendenza come contea dalla giurisdizione fiorentina dell’epoca (Cosimo infatti era talmente felice dell’elezione a papa di un suo conterreaneo che volle festeggiare con questa decisione).
    Uno dei momenti più suggestivi della festa è il corteo del Conte Baldovino, durante il quale un attore vestito con abiti medievali impersona il leggendario conte e guida una processione attraverso le strade del borgo.

Monte San Savino – cosa vedere nei dintorni

Nei dintorni del borgo, vi consiglio di visitare il Castello di Gargonza, una vera chicca del passato medioevale della zona.
Il Castello di Gargonza ha una storia che risale almeno all’XI secolo, quando venne costruito dagli Ubertini, una potente famiglia ghibellina come una roccaforte difensiva nel cuore della campagna toscana. Nel corso dei secoli, il castello ha subito varie trasformazioni e ampliamenti, diventando un centro di potere e cultura nella regione: è stata la residenza per nobili famiglie, un luogo di difesa durante le guerre e anche un centro di attività culturali e sociali.

Cosa vedere nei dintorni di Monte San Savino

Oggi, il Castello di Gargonza è stato restaurato con cura e trasformato in un’affascinante struttura ricettiva ma è possibile comunque varcarne le mura per visitarlo, fare una passeggiata fra le vie acciottolate, la Chiesa di San Niccolò, il chiostro, i giardini e le viste panoramiche sulla Val Di Chiana.

Che siate appassionati di storia, amanti della buona cucina o semplicemente in cerca di una fuga tranquilla dalla routine quotidiana, Monte San Savino e i suoi dintorni vi accoglieranno a braccia aperte, offrendovi come è stato per noi una bella giornata da trascorrere nella splendida campagna toscana.

Vacanze sulla neve: il comprensorio sciistico del monte Civetta

Sono appena tornata da una vacanza nel comprensorio sciistico del Monte Civetta, precisamente in Val Fiorentina. Se siete alla ricerca di una destinazione per una vacanza sulla neve con la vostra famiglia, con un ottimo compromesso tra piste da sci, panorami e costi, questa zona fa al caso vostro.

Il comprensorio sciistico del Monte Civetta comprende alcune delle località più rinomate delle Dolomiti, ognuna con il suo carattere unico e la sua bellezza intrinseca. Tra queste, spiccano Alleghe, Selva di Cadore e Zoldo Alto.
Alleghe, incastonata sulle rive del suo lago omonimo, offre un’atmosfera incantevole e una vasta gamma di servizi per i visitatori, forse però più apprezzabili d’estate. Selva di Cadore, circondata da cime imponenti, è una gemma nascosta ideale per chi cerca tranquillità e paesaggi incontaminati. Zoldo Alto, con i suoi tradizionali chalet e la sua autenticità montana, promette avventure senza fine sulle sue piste ben curate.

Tra le varie opzioni di alloggio, noi abbiamo scelto Santa Fosca, frazione di Selva di Cadore. Questo piccolo e pittoresco villaggio, situato ai piedi del Monte Pelmo, offre varie sistemazioni accoglienti, dall’elegante albergo al rustico chalet di montagna, passando per i più tradizionali garnì. La sua posizione strategica lo rende il punto di partenza ideale per esplorare il comprensorio sciistico del Monte Civetta e godersi la tranquillità della montagna. Poco più di 1 chilomentro separa infatta Santa Fosca dagli impianti di risalita di Pescul, da dove siamo sempre partiti per le nostre giornate sugli sci.

Comprensorio sciistico Civetta - santa Fosca

Purtroppo quando abbiamo cercato una sistemazione abbiamo trovato quasi sempre hotel che non offrivano la mezza pensione, contrariamente a come eravamo abituati in altre zone. Un pò faticoso dopo una giornata di sci, prendere l’auto e raggiungere i ristoranti (spesso nelle località limitrofe) ma al contempo abbiamo potuto assaggiare cucine diverse e più ristoranti ognuno con le sue tipicità.

Cosa rende il comprensorio sciistico del Monte Civetta ideale per una vacanza sulla neve:

  • Piste per tutti i livelli: Il comprensorio offre 80 km di piste, con percorsi adatti a sciatori di tutte le età e abilità. Ci sono piste facili per i principianti, piste intermedie per chi ha già un po’ di esperienza e piste impegnative per gli sciatori più esperti. Per maggiori informazioni, potete visitare il sito web del comprensorio.
  • Scuola di sci e snowboard: La scuola di sci e snowboard del Monte Civetta ha istruttori qualificati che vi aiuteranno a migliorare le vostre abilità e a divertirvi in sicurezza.
  • Baby park e kinderheim: Per i bambini più piccoli, ci sono un baby park e un kinderheim dove possono giocare e divertirsi con altri bambini sotto la supervisione di personale qualificato.
  • Attività per tutta la famiglia: Oltre allo sci, ci sono molte altre attività da fare in Val di Zoldo. Potete fare pattinaggio sul ghiaccio, slittino, ciaspolate, escursioni con gli sci d’alpinismo e molto altro ancora.
  • Dolomiti Superski: Il comprensorio del Monte Civetta fa parte del Dolomiti Superski, il più grande comprensorio sciistico del mondo. Con un solo skipass, avrete accesso a 12 zone sciistiche con 1.200 km di piste.

comprensorio sciistico civetta piste

E per chi non scia (come me)?

Nessun problema perchè la zona è ricca di attività alternative a cominciare dalla possibilità di intraprendere sentieri con le ciaspole di varia lunghezza e difficoltà, tutti ben segnalati e specie nel week end frequentati.

Io ho percorso i due sentieri che dagli impianti di Pescul, mi hanno permesso di raggiungere il rifugio Fertazza (circa 1 ora e mezza – facile) e il secondo, la cima Belvedere (durata 2 ore e mezza – media difficoltà).

Consigli per organizzare la vostra vacanza nel comprensorio sciistico Civetta:

  • Prenotate in anticipo: L’alta stagione è in gennaio e febbraio, quindi è consigliabile prenotare in anticipo l’alloggio e lo skipass.
  • Scegliete l’alloggio giusto: Ci sono molte tipologie di alloggio in Val di Zoldo,  hotel ma anche molti appartamenti. Scegliete quello che meglio si adatta alle vostre esigenze e al vostro budget. Per la nostra esperienza, molti hotel d’inverno non hanno la mezza pensione (contrariamente a come siamo sempre stati abitatati). Poco male, ci sono vari ristoranti da raggiungere velocemente in auto.
  • Noleggiate l’attrezzatura: Se non avete la vostra attrezzatura da sci, potete noleggiarla in uno dei tanti negozi di noleggio del comprensorio. Noi ci siamo rivolti al Noleggio Lorenzini, proprio davanti agli impianti di Pescul (consiglio la prenotazione online per usufruire di un piccolo sconto ed avere la certezza sulla disponibilità dell’attrezzatura). Molto comodo anche per l’ampio parcheggio a disposizione tra il noleggio e l’impianto di risalita.
  • Acquistate lo skipass online: Potete acquistare lo skipass online sul sito web del Dolomiti Superski.
  • Per ciaspolare, è importantissimo informarsi sulla sicurezza dei sentieri e verificare il pericolo valanghe. Per alcuni sentieri (come quello che porta alla cima Belvedere), meglio portare anche i bastoni.

Dove mangiare:

A partire dal nostro hotel a Santa Fosca, ecco i ristoranti che abbiamo provato e che mi sento di consigliarvi:

  • Al Crot a Selva di Cadore: il ristorante più genuino che abbiamo provato sia per la location che per i piatti e le materie prime. Purtroppo non accetta prenotazioni, ma se andate molto presto (alle 19) o tardi (20:30) non dovreste avere difficoltà. Piatti tipici (porzioni abbondanti) fra cui salumi di cervo buonissimi e secondi piatti molto gustosi (straconsiglio i funghi).
  • Fursil nella vicina Santa Lucia. Qui potete mangiare sia una buona pizza (ovviamente che abbia almeno lo speck) oppure i piatti più tradizionali, come la pasta fresca ripiena o la tagliata
  • La Cambra ad Alleghe, un pò più lontano ma per una cena di livello più alto (ma non troppo), merita lo spostamento. Locale molto curato e piatti davvero gustosi e ben presentati. Porzioni generose, soprattutto dei primi (che fa sempre piacere) tra cui voglio segnalare i canederli in brodo che ho trovato deliziosi! Lasciatevi posto per i dolci della casa perchè meritano!

comprensorio sciistico civetta dove mangiare